Lettura dei Tarocchi #9


Consultante: Uomo, trenta anni.

Domanda: Perché ho le mani sempre secche?

stesa a tre carte

L’APPESO – IL DIAVOLO – LA CASA DIO

sotto il mazzo

ARCANO XIII

Risposta: Come si può notare da questa stesa, le mani dei protagonisti sono quasi tutte coperte.

Nella carta de L’Appeso c’è il personaggio che le sta tenendo nascoste, come se in realtà in questo momento stesse (tu consultante) richiedendo una specie di time-out, come se dicesse “Voglio far riposare un attimo queste mani”.

Suppongo che le mani le utilizzi spesso per qualche tipo di lavoro.

Consultante: , uso spesso acqua fredda e acqua calda, lavo molte verdure; sono spesso anche a contatto con l’acqua assieme a detersivi, anche se totalmente naturali, biologici ed ecologici.

Risposta: Bene, qui abbiamo già una sorta di risposta a livello razionale.

Ma a me interessa riuscire darti un responso a livello più profondo, quello Inconscio, irrazionale.

A cosa servono le mani?

Sono dei canali:

il dare” è rappresentato dalla mano destra e “il ricevere” è rappresentato dalla mano sinistra.

Questa secchezza deriva quindi da una mancanza di fluidità, come se stesse mancando un dare e un ricevere.

Posso dire che stai uscendo da questa fase, che l’hai avuta in precedenza, perché la stesa di carte è numerologicamente crescente, progressiva, per questo constato che sei in una fase di guarigione rispetto a questo problema.

Poi arriva Il Diavolo, che potrebbe rappresentare il blocco, che invece sta proprio mostrando una sua mano dicendo “Guardate la mia mano, vedete come è la mia mano?”.

Sotto di lui i due personaggi hanno invece le mani nascoste, identiche a quelle del protagonista de L’Appeso.

Ci rispecchio quindi L’Appeso, come se avesse “pauradi mostrare queste mani a livello Inconscio; non dico paura nel mostrarle inteso come vergognarsene, ma una paura più profonda, forse, appunto, nel dare e nel ricevere.

Non aver timore di mostrare le tue mani, falle vedere, dai valore alle tue mani; quindi dai valore a ciò che dai e a ciò che ricevi, di conseguenza non aver paura di saper chiedere e di saper dare.

È questo che è importante.

Consultante: Sì, è vero, è proprio un argomento che l’anno scorso mi ha toccato molto.

Risposta: Vedi la carta sotto il mazzo, è l’Arcano XIII, e rappresenta proprio questa trasformazione.

L’Arcano XIII ha la pelle raggrinzita per via della trasformazione che sta vivendo ed effettuando.

In questo momento questa trasformazione la stai vivendo, quindi non temere, fa parte del processo.

La carta de Il Diavolo dice anche di non dover dimostrare ciò che non senti e di non mostrarti come non ti senti.

Consultante: Sì, è vero.

In passato ho dovuto mostrarmi in certe maniere, mi sono sentito di dovermi mostrare in certi modi, mostrare quello che potevo essere o dover rappresentare il mio valore anche se non mi interessava o non ne avevo voglia.

Risposta: Questo Tarocco sta dicendo semplicemente di essere più te stesso.

La Casa Dio chiude la stesa.

Nota i due personaggi presenti nella carta; nelle carte precedenti i personaggi sono con le mani coperte. Qui, invece, sono catapultati al contrario, come L’Appeso, ma con le mani libere, come se stessero cercando di toccare il terreno.

Il Tarocco ti sta dicendo di ritrovare il contatto con la terra. Ritrova l’energia terrestre, non avere timore.

Per caso ti piace lavorare con il verde, con la natura?

Consultante: Sì, in questi anni sto proprio lavorando con la natura, mi dedico spesso al giardinaggio.

Risposta: Ecco, benissimo, continua a sentire la natura, a sentire la terra, a lavorare con le mani nude nella terra per percepirla.

Non dico sempre; quando puoi evitare i guanti può essere utile per farti percepire il contatto.

Consultante: Ti confermo tutto perché è proprio quello che sto facendo.

Risposta: Tra l’altro la somma delle tre carte uscite è VII, Il Carro.

Il Carro ti sta invitando a seminare.

Con cosa si semina? Con le mani.

Come dicevo all’inizio della stesa, non aver timore di dare e ricevere, di “apriresimbolicamente queste mani per ricevere e per dare.

Consultante: Mi viene in mente un discorso che feci mesi fa, forse un anno fa, con una persona; un discorso molto profondo su questo argomento del dare e del ricevere, dove io chiesi a questa persona “Secondo te sono capace di dare e di ricevere? Capace di dare senza voler per forza qualcosa in cambio? Sono capace di ricevere e di chiedere aiuto?”.

Questa conversazione mi portò ad un’evoluzione e ad un cambiamento.

Risposta: Perfetto, potrebbe proprio essere che questa conversazione ti abbia portato all’inizio della tua evoluzione.

Guarda L’Appeso, la carta che apre la stesa, che rappresenterebbe proprio te in questo momento: è una persona che sta cercando di ascoltare e di ascoltarsi.

Forse in questo momento avresti anche bisogno di fare meditazione, senza però abbandonare il gioco e il divertimento.

Consultante: Ti confermo di nuovo tutto, perché in questo periodo ho ricominciato a dedicarmi maggiormente a me stesso, al mio spazio sacro, anche attraverso qualche meditazione; ogni giorno trovo un po’ di tempo per me per entrare in me stesso.


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