Perché è importante avere uno scopo specifico nell’utilizzo dei Tarocchi?

Fotografia di Ernesto Longobardi, Stone

Lo scopo è il nostro motore, la nostra gasolina come direbbe qualcuno. È la freccia, ma anche il bersaglio nello stesso tempo.

Basandomi sul Transurfing con il termine scopo definisco anche il fine.

(Il Transurfing è uno strumento di vita molto utile a mio parere. Cos’è uno strumento di vita? Leggine la definizione nell’articolo “Perché il tarologo deve essere sereno nei confronti dei Tarocchi stessi?” cliccando qui).

Ma torniamo allo scopo, guardiamone insieme il significato etimologico.

Bersaglio, punto a cui si mira” (scòpo in Vocabolario – Treccani).

Viene fuori proprio la parola bersaglio

Ma andiamo oltre.

Risultato a cui si tende, ciò che costituisce il fine, il motivo di una certa azione, di un certo modo di procedere”.

Accidenti, anche la parola fine è uscita. Il nostro fine.

Ma guarda un po’, cosa significa fine?

Limite, cessazione”.

State capendo?

In pratica, quando si raggiunge il nostro scopo, che sia di vita o di qualsiasi determinata cosa, si raggiunge la fine di quella cosa, perché la si è raggiunta. In pratica si passa a qualcos’altro. Ma nel frattempo, prima di arrivarci a questa fine, a questo scopo, abbiamo detto che risulta essere il nostro motore. Cosa si intende?

È molto semplice.

Quando abbiamo ben chiaro quale sia il nostro scopo, prendiamo ad esempio lo scopo di vita, sarà nel momento che io ho ben chiaro quale sia il mio bersaglio, ovvero il mio scopo, che metterò in Azione tutto il cosmo (l’Universo), e la Vita stessa farà sì, o meglio dire io farò sì, che ciò accada.

Sembra un ping pong di parole, ma è un concetto molto profondo.

Senza entrare nella fisica quantistica, perché ce ne sarebbe da parlare per pagine intere, lo scopo è DAVVERO il motore che ci porterà nella direzione desiderata, che sia di vita o di altro. In pratica se io ho lo scopo ben specifico, accadrà di tutto per farmi andare in quella direzione, provare per credere.

E se non ho uno scopo specifico?

La vita vi risponderà con la vostra incertezza e confusione, quindi vi darà una vita piena di incertezze e confusione.

E se invece non ho per nulla uno scopo?

Difficile sia veramente così, ma se fosse così, è meglio che tu te ne dia uno alla svelta, perché non avere lo scopo è come non esserci, non esistere e, a volte, può portare anche a fare una brutta fine.

È capitato in più casi testimoniati di persone che, una volta raggiunto lo scopo della propria vita, ad esempio la pensione, muoiano. Sì! Muoiono a tutti gli effetti. Raggiunta la pensione, che era il loro scopo, sono morti. È semplice! Non avevano più alcuno scopo, per lo meno non se l’erano dato a livello Inconscio.

L’Inconscio che parla direbbe “cosa continuo a vivere se non ho alcuno scopo?”. Ed è per questo che è sempre bene darsi ulteriori scopi di vita e che vadano sempre oltre al proprio prefissato.

E poi, appunto, diventa il motore, l’Azione concreta che vi smuove letteralmente da una direzione all’altra.

Non temete, potete anche cambiarlo se in corso d’opera sentite che avete un altro scopo di vita, ma è importante che comunque, in fondo, ci sia. A volte pensiamo non ci sia ma in realtà la nostra Anima lo sa; altre volte, invece, è il nostro Inconscio che lo sa, e noi no, ed è per questo che comunque continuiamo ad andare verso una direzione imperterriti anche se non la sentiamo del tutto nostra (in questo caso direzione dettata dall’Inconscio). Ma se non ci diamo noi uno scopo, un fine, prenderà mano a mano il sopravvento qualsiasi scopo ci sia stato inculcato da qualcun altro, forse da un famigliare, o dall’Inconscio stesso, il quale spesso non rispecchia quello della nostra Anima.

Il fine è davvero l’energia in sé, per quello dicevo all’inizio che è anche la freccia, perché è la potenza, la forza motrice stessa che ci porta in quella direzione, e noi dobbiamo semplicemente vivere la vita che il nostro fine ci fa vivere, ovvero il nostro percorso. E così qualunque cosa accada sarà perfetto, ve lo assicuro. E la vita vi farà attraversare tutte le porte che saranno più giuste e semplici per voi perché possiate realizzare il vostro fine, perché l’universo non ha energie da sprecareda perdere, la vita stessa non ne ha.

Avete mai visto la natura sprecare energia?

Vi ricordate ogni tanto che siete parte della natura?

Ecco, ogni tanto è bene ricordarselo.

Ma ora, torniamo ad un tarologo e allo scopo del perché legga i Tarocchi.

Detto tutto ciò, è molto semplice capirlo, sarà importantissimo che il tarologo sappia perché sta facendo quello che sta facendo e, di conseguenza, l’energia e tutto l’avvenire avverrà da sé, di lettura in lettura, in ogni singola lettura, per farglielo accadere.

Io posso avere lo scopo che leggo i Tarocchi per “aiutare le persone”, c’è chi magari li legge per “conoscere se stesso”, c’è chi li legge per impararli e scoprire la psiche umana.

Insomma, ognuno avrà il proprio scopo o più scopi, anche se è sempre bene averne uno solo che faccia da fondamenta agli eventuali altri (quindi uno che risulti essere il più importante fra tutti, perché se poi ne avete tanti della stessa importanza… provate ad immaginare che confusione per farli avvenire tutti quanti).

E sappiate che non esiste scopo banale, superficiale, stupido o superfluo. Tutti sono importanti allo stesso livello. TUTTI. Non preoccupatevi se temete che qualcuno possa giudicare il vostro scopo di vita o dei Tarocchi (in questo caso sarebbe una vostra proiezione); nessuno vi giudicherà mai se non sarete voi che volete essere giudicati o criticati, quindi non temete. E se vi dovesse accadere… che bello! Ho scoperto che devo lavorare sul fatto che attraggo circostanze in cui mi giudicano!

Beh, allora probabilmente vorrebbe dire che ci sarebbe da lavorare sul proprio valore, ma di questo si è già parlato in un altro articolo (leggi l’articolo “Perché è importante che il tarologo si valorizzi?” cliccando qui)…


Vuoi imparare a leggere i Tarocchi?

TAROLOGIA. L’ARTE DEL TAROCCO

il libro che fa per te

 
 
Indietro
Indietro

Perché il tarologo deve essere sereno nei confronti dei Tarocchi stessi?

Avanti
Avanti

Perché è importante che il tarologo non seduca il consultante?