Perché è importante che il tarologo eviti proiezioni?

Fotografia di Nicolò Ferrara

Già abbiamo accennato alle proiezioni negli articoli precedenti, ma ora cerchiamo qui di capire bene di cosa si tratta.

Mentre io leggo i Tarocchi, se non ho fatto alcun lavoro su di me, molto spesso proietto.

Cioè? Cosa vuol dire che proietto?

Faccio un passo indietro.

I Tarocchi vi ricordate che sono come fossero uno specchio? Inoltre, vi ricordate che sono composti da tantissimi simboli archetipali?

Bene. Queste due caratteristiche messe assieme fanno sì che se io, persona comune, guardo i Tarocchi, ci vedo e rispecchio cose mie personali, fattori miei di vita privata (ad esempio i genitori, l’amico, e così via).

E fin qui tutto va bene. Ma se il consultante sta cercando un aiuto, delle risposte, e fa affidamento ad un tarologo, cosa potrebbe succedere se questo tarologo iniziasse a proiettare dai Tarocchi usciti la propria vita?

Ovviamente intendo senza che se ne accorga.

Sarebbe una catastrofe.

Parlerebbe e parlerebbe, ma parlerebbe di sé. Il consultante ascolterebbe e, se desse affidabilità al tarologo, prenderebbe le parole per veritiere e tornerebbe a casa che, oltre ad avere più confusione di prima, si ritroverebbe anche il “bagaglio” del tarologo.

No, così non può funzionare.

Per questo è fondamentale che il tarologo abbia fatto un percorso su di sé, una crescita personale intesa in senso lato, in maniera tale che si possa rendere conto se sta proiettando o se sta parlando del consultante.

Certamente, può capitare che anche il tarologo che ha fatto un grande lavoro su di sé possa qualche volta proiettare, ma ci sarà una grande differenza, ovvero il tarologo stesso se ne accorgerà per tempo e riuscirà ad uscire dalla sua proiezione.

Aggiungo anche questo dettaglio:

c’è da dire che il caso non esiste e che quindi se io, consultante, mi sono “scelto” (inconsciamente parlando) un tarologo che proietta determinate cose ed io, di conseguenza, ricevo determinate risposte, un motivo (a livello Inconscio) c’è e per il mio Inconscio sarà perfetto così.

Ora non posso entrare nel dettaglio del discorso del caso, eventualmente approfondiremo più avanti. Intanto, se vuoi, nel mio libro Tarologia. L’arte del Tarocco c’è un capitolo dedicato (p. 41 versione cartacea, clicca qui per acquistare una copia del libro).

Ma rimane il fatto che io, come tarologo, soprattutto se so che potrei rischiare di cadere in un certo tipo di proiezioni, non posso durante una lettura accanirmi e dire che, a priori, ciò che sto dicendo sia la verità assoluta.

Vi faccio un esempio, una persona che vede negli uomini il proprio padre e facciamo l’ipotesi che questo padre sia stato un violento. Ecco, cosa può succedere? In ogni uomo potrei vederci un violento.

Alla peggio potrei attrarmi nella vita solo persone violente. Ma questa è un’altra parentesi che ora non apriamo; la chiudo subito dicendo che se non sono consapevole di me, attraggo ciò che il mio Inconscio continuamente vuole attrarre…

Ma torniamo all’esempio. Quella persona attrae solo uomini violenti.

Ecco, bene.

Durante una lettura potrebbe vedere in ogni carta in cui vi è raffigurato un maschio il proprio padre e, eventualmente, parlare sempre e solo dei maschi come se fossero violenti.

Tra l’altro, più io tarologo insisto col consultante che quello che sto dicendo è la verità, molto probabilmente sto proiettando.

Attenzione, per insistenza intendo costringere il consultante a prendere la mia risposta come veritiera: “È così e basta”. Nel senso che se sto proiettando e insisto che, ad esempio nella carta numero IIII L’Imperatore, risulta esserci un tiranno violento, magari per la risposta inerente al consultante non è così, ma per me che sto proiettando lo è quindi dirò e insisterò per quella direzione di risposta.

Ma allora, se anche un tarologo che ha fatto lavori su di sé rischia di proiettare, come fare?

È semplice: come dicevo il tarologo stesso è necessario che se ne accorga e che smetta per tempo. Qui sta proprio la differenza.

Può capitare che venga proiettato qualche aspetto di sé, ma come consultante non ve ne accorgerete nemmeno se il tarologo stesso riesce a tornare subito nella consapevolezza e nell’attenzione di ciò che sta dicendo.

Come state sempre più capendo, anche le proiezioni sono uno degli aspetti principali e basilari della vita di ogni singolo uomo.

Vivere da tarologo è come se fosse uno stile di vita sano, ma con l’aggiunta dello strumento dei Tarocchi tra le mani e la possibilità di leggerli a sé e agli altri in qualsiasi momento.


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